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giovedì 28 ottobre 2010

La falsa libertà del web

De Corato caro, ci son cose più importanti da risolvere, no?

... e ora che ho scritto ciò gli sbirri informatici inseriranno il mio blog nella loro blacklist

Condividi. Con Dropbox

Con Dropbox salvi e condividi, niente di più semplice. Io mi trovo da Dio

mercoledì 27 ottobre 2010

Nessuno è un mostro.

Stasera, tornato dalla redazione di MilanoX, ho dato un'occhiata a Linea Notte, su Rai 3. Si parlava del linguaggio mediatico, soprattutto riguardo all'ultimo eclatante caso dell'omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana. Tutti a dare del "mostro", senza che si sappiano i fatti. La cosa mi fa imbestialire, perché sono tutti lì pronti a puntare il dito contro quello che apparentemente sembra l'orco e magari alla fine è il più innocente di tutti. Non bisogna mai giudicare senza sapere. E bisognerebbe prima pensare anche alla situazione delle persone coinvolte. Non solo in questo ultimo caso, ma in tutti quelli che Vespa ha sempre voluto analizzare nei particolari morbosi, come ci ha ricordato la Littizzetto a Che tempo che fa.



Insomma, anche chi ha commesso reati gravissimi deve per prima cosa ricevere giustizia secondo legge (per quanto la legge italiana faccia ridere) e poi soprattutto vedersela con giudici e magistrati e non con la televisione, non con i blog di pseudoinformazione, non con i presentatori avvoltoi. Mi spiace per la morte della ragazza, ma non me ne può fottere di meno di tutto quello che c'è attorno. Mi sembra tanto le code che si formano in autostrada perché ci sono i curiosi sadici che sbavano alla sola idea di rallentare e vedere i corpi spiaccicati nelle macchine, per poi fare un sospiro, dire una frase banale, fare il segno della croce e poi rimettere la quinta e ripartire. Uguale ora ad Avetrana, dove stanno arrivando i pullman di curiosi. Iniziate a pensare alle cose più importanti, all'informazione vera, al fatto che con queste stronzate intanto i politici si stanno organizzando per tirare avanti fino a Marzo per prendersi la pensione. Aprite un po' gli occhi, su.

domenica 24 ottobre 2010

La tipica Milano. La tipica Domenica.

Guardo fuori dalla finestra, vedo quando è uggioso questo cielo e penso che domani mattina dovrò imbacuccarmi per benino. Tipica domenica pomeriggio a Milano a Ottobre. E non voglio neanche pensare a come sarà Novembre/Dicembre

venerdì 22 ottobre 2010

Semana LOW COST

Vi propongo la semana LOW COST di MilanoX

ven 22 


novamen+mr.pauli+dj overdose @tunnel club - via g.b. sammartini 30
23:00 - €12/10

dop @punto g - via n. bonnett 11/a
23:00 - € 15

cassius @magazzini generali - via pietrasanta 14
23:00 - € 15

sab 23
regrooved party @arcigroove - via monte penice 9, rozzano
22:00 - € 5

festa del raccolto @leoncavallo - via watteau 7
21:00 - € 5

dom 24

realcore - digital porn revolution @fornace - via s martino 20, rho
21:30

film d'animazione no stop+merenda @circolo dei malfattori - via torricelli 19
16:00 - gratis

mer 27

leo mas @toilet club - via ludovico il moro 171
23:00 - gratis con tessera arci

Per le vostre Moleskine 

giovedì 21 ottobre 2010

I want to ride a bicycle

Voglio tanto tanto una bici per potermi spostare in questa città smoggosa. Voglio un chopper verde (immaginatevelo)




Ma tutto sommato mi andrebbe bene anche un vecchio catorcio, di quelli che non te lo ruba neanche un barbone disperato.

Qualche idea che non sia comprarla in fiera di Sinigallia?

mercoledì 20 ottobre 2010

Alcuni giorni non esisti

Lunedì e martedì pomeriggio/sera sono vita sociale off limits oramai... però lavorare su MilanoX è davvero entusiasmante! Domani il numero 17 in tutte i peggiori bar di Caracas

domenica 17 ottobre 2010

Così si muore dentro

Ai piani alti saranno occupati, perché non è possibile che in 3 giorni in cui ci sono il Milano Design Weekend, il Bicycle Film Festival e il Think Tank Festival piove e fa freddo.
E non è neanche possibile che io mi perda la maggior parte degli show room perché devo stare in casa a studiare, come se l'arte e il design fossero meno importanti delle materie scolastiche. Perché, detto sinceramente, il nostro dovere, per me e i miei coetanei, non è quello di studiare (come ci dicono genitori e insegnanti), bensì è crescere personalmente e culturalmente, e vi assicuro che molte volte lo si fa di più fuori da scuola che dentro la propria classe, lì seduti a morire pian piano in quella scomoda sedia rigida.

giovedì 14 ottobre 2010

Gran giornata

è uscito! siamo dappertutto! MilanoX vi circonderà...

e quindi oggi è giornata da segnare nelle Memorie, visto che è arrivato il libro di cui ho fatto la copertina (nelle migliori librerie), il giornale che ho impaginato (20000 copie settimanali a Milano) e il portalibri (quelli in cartone alti 1,50, presente?) che sarà negli autogrill (oltre 400) di tutta Italia.

alexeidos sta crescendo.

mercoledì 13 ottobre 2010

MilanoX. Tenetevi pronti!

è quasi mezzanotte e stiamo ultimando MilanoX. Fare un giornale è davvero pazzesco. Devi trovare gli eventi, le immagini in alta risoluzione, ricordarti di mettere tutto in CMYK e non in RGB, tagliare le immagini con le giuste dimensioni, controllare gli a capi e che non ci siano parti di testo che vanno a finire a casa di dio.

Sembra tanto una cazzata ma invece in alcuni momenti vorresti morire. Ma tenetevi pronti, che giovedì usciamo in 20000 copie in tutta Milano! A breve vi linko la mappa di distribuzione. Torno al lavoro. Statemi bene.

venerdì 8 ottobre 2010

Meno slogan e più contenuto

Corteo non è solo slogan, striscioni e petardi. O almeno, non dovrebbe esserlo.
Dico "non dovrebbe" perché oramai mi sembra impossibile costruire un'alternativa a questa modalità di manifestazione endemica che sta colpendo tutte le città. Sono infatti deluso dall'assenza di contenuti, dal pressappochismo respirabile nelle strade, dai ragazzini che urlano "De Corato pezzo di merda" o "Gelmini Gelmini vaffanculo" senza conoscere i motivi dei tagli o sapere cosa sia il precariato. Siamo 10000, certo, ma senza un contenuto. Avete visto volantini o manifesti informativi? Io personalmente quasi nessuno. Mi sembra tanto lo zuccherino che viene dato al cavallo dopo il suo lavoro, così, per farlo stare calmo. Ciò vale anche per i cortei: ci fanno sfogare, ci fanno urlare, ci lasciano ballare per le strade, ci lasciano insultare. Loro aspettano che ci siamo divertiti e poi tutto torna com'era prima.
Perché una cosa è farsi sentire, un'altra invece è proporre alternative e nuovi piani economici per ristabilire la situazione della scuola ed evitare quei tagli che squarciano duramente alcuni corsi o sperimentazioni.
E ho anche paura delle modalità populistiche dei "più grandi" sempre alla ricerca di braccia liceali da sfruttare per i lavori più duri.
Meno cori e più informazione, meno fumogeni e più manifesti informativi. Sennò se andiamo avanti così avremo sempre meno visione critica, saremo solo convinti di rompere i coglioni al potente e invece staremo facendo solo il loro gioco. C'è poca informazione, si leggono poco i giornali, si discute poco, ma, cosa più grave di tutte, si parla parla e non si costruisce niente di concreto.


Corteo 8 Ottobre - Le foto

Per ora le foto del corteo di oggi, a breve il post.

martedì 5 ottobre 2010

Berlu, sempre meglio eh!

Ne avevo già parlato di questione bestemmie et similia un po' di tempo fa. Lo si sa come la penso a riguardo. Solo che la società italiana bigotta fino a ora ha sempre punito chi ha osato offender dio, la madonna o santi anche minimamente. Poi succede questo e nessuno dice niente.

lunedì 4 ottobre 2010

Enjambement

Enjambement è una di quelle parole senza un'unica dizione fonetica. Ogni professore la dice a modo suo.

domenica 3 ottobre 2010

Ogni santa mattina

Certo che svegliarsi e vedere il tempo uggioso non è il massimo. Sei lì rannicchiato in posizione fetale nel tuo letto, continuando a ripeterti "altri 2 minutini e poi mi alzo", mentre nel tuo cervello è in corso una guerra civile fra i neuroni pro-scuola e gli anti-scuola. "Vai, che impari un sacco di cose!", gridano i neuroni occhialuti e saputelli, "Balzatela oggi, cazzo tene..." replicano i neuroni con le occhiaie e l'alito che sa di birra. Ogni santa mattina è così. I Kings of Convenience nella mia sveglia non li ascolto neanche più. Avrò sentito l'inizio di quella canzone, per poi essere subito interrotta, almeno una sessantina di volte.
Il fatto è che è stancante, nonché demotivante, entrare in una classe del liceo per il 6 anno consecutivo, con la sua routine e modalità di insegnamento sempre, ma dico sempre, uguale, e molte delle volte a dir poco soporifera.
Chissà quali neuroni vinceranno la battaglia di domani mattina...

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