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lunedì 14 giugno 2010

La poesia della vita

Prendere un treno.
Andarsene via, anche se per poco.

E poi creatività, coglier l'attimo quando serve, e cioè sempre.

Catturare le immagini che non torneranno. E coglier quelle che in un ciclo naturale perennemente si ripetono.

Brindare alzando i bicchieri freschi di vin rosso ascoltando musica. Con i piedi nudi sull'erba.

Un'amaca che sorride al cielo, coccolata fra mille verdi foglie.

E bere birra, nettare divino che c'accompagna in strade impraticabili per l'uomo sobrio.


Fermarsi dove ti pare, perché lì è bello. O perché c'è aria buona. O per quel sentiero che porta al castello, assolutamente da fotografare. O perché all'angolo della strada vi è una donna col suo carretto di frutta.


E' la poesia del momento, da gustare nella vita, per non perdersi mai nella noia e ripetitività della vita.


Sarà così la mia estate? Lo spero proprio.


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