Queste sono i miei pensieri durante alcune ore di lezione. (Inserirò prossimamente anche le scansioni dei fogli "incriminati"!)
-PENSIERI ASTRATTAMENTE CONCRETI-
Liberi saremo
un giorno, forse
ipotetico godimento
che viaggia nella mente
si ferma, riparte.
Probabile impossibilità pratica
si tratta di ciò
ma sognamo, già!
Chi non crede è schiavo
influenzato, cieco.
Teoricamente pensabile, indicibile
socialmente.
La catena, o solo un pezzo, l'ho rotta.
Perchè non tutti così? Perchè?
Paura della libertà? Probabile
Probabile? Allora addio sogni, addio vita.
-INTERFERENZE-
Infermità mentale
d'una visione
ottusa, semplicistica, solo politicamente et economicamente
riconducibile. Amore cos'è? Ipocrisia
che cresce, mi soffoca.
Una ricerca sognante della felicità, pazzia
mia che mi stimola alla vita, chi è felice
veramente non so. Fumo copre i sentimenti
ci appare solo il nulla. Ascolto il
silenzio alla ricerca di verità, che non
esiste poi. Fede in niente o forse in sè
stessi, meglio... credo. Piccoli pesanti colpi
su schiena e gambe da parte della società.
Mi abbatto e urlo. Voglia di ribellarmi
ma siamo in pochi... deluso. Sono così.
Mi cerco. Mi trovo? Non so. Mai lo saprò.
E cosa cerco? Troppe risposte, poche domande.
Superficialità d'annegamento, un neon nero
si spegne nel cesso, solo fumo. Una alone,
una speranza, morta. Testa che pensa e il
pianto scorre. Basta. Un giorno sarà diverso,
almeno spero.
-AUTONOMIA-
Quando saremo signori di noi stessi?
Non so, ma di sicuro quel giorno vivremo.
-LIBERTA'-
Libertà interiore, pensante, non sciocca.
Rispetto reciproco che naviga, sbarca e si diffonde.
E che ognuno faccia ciò che gli piace, non ciò che
gli viene imposto. La povertà non esisterebbe. La malavita
solo un pensiero lontano. Tutti pari, tutti uguali.
E per una volta tutti gli uomini di questa cazzo di
terra vivrebbero a pari livelli, senza problemi
economici e sociali. Libertà è ciò che serve.
Autonomia è ciò che si vuole. Anarchia è ordine.
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